Le opportunità di una laurea in Ingegneria Biomedica ad Aosta conseguita presso Unicusano
La laurea in ingegneria biomedica ad Aosta appartiene alla classe di studi L-9 in ingegneria industriale.
Al termine del percorso triennale, gli studenti acquisiscono i titoli professionali che gli consentono di lavorare nel settore biomedico e non solo.
L’Università Nicolò Cusano ha messo a punto un percorso telematico che include 20 esami e una preparazione di tipo teorico-pratico, che facilita l’immissione nel mondo del lavoro. L’ingegnere biomedico, tra l’altro, è oggetto di richieste sempre maggiori dal comparto industriale moderno, che necessita di esperti nella gestione di componenti e sistemi meccanici, elettronici e biomedicali.
Laurea Ingegneria Biomedica ad Aosta: la laurea online
Per iscriversi alla laurea in ingegneria biomedica ad Aosta bisogna essere in possesso di un diploma di scuola superiore. Agli studenti appena iscritti viene richiesta la conoscenza di base di argomenti di matematica, fisica e chimica.
Queste conoscenze vengono verificate tramite un test iniziale non vincolante, che serve ai docenti solo per appurare l’esistenza o meno di eventuali lacune. Queste ultime vanno colmate con appositi corsi di recupero, assegnati dai docenti con un sistema di crediti formativi aggiuntivi.
Tutti i corsi sono erogati tramite la piattaforma online, sempre accessibile. I professori caricano le video lezioni e i materiali di studio e gli studenti si preparano direttamente da casa, senza recarsi in ateneo. Sono disponibili, inoltre, dei servizi di assistenza allo studio forniti dal team di tutor della facoltà di ingegneria.
Gli esami scritti o orali riguardano le seguenti materie: istituzioni di matematica, geometria, chimica generale, informatica, termodinamica applicata, meccanica applicata alle macchine, misure meccaniche e termiche, macchine e impianti ospedalieri, biomateriali e ingegneria tissutale.
Non solo, gli studenti devono sostenere due esami con materia a scelta e seguire un tirocinio formativo durante il terzo anno.
Il raggiungimento dei 180 crediti formativi consente l’accesso alla prova finale, che consiste nell’elaborazione di una tesi originale da discutere di fronte all’apposita commissione giudicante. La tesi può essere di carattere teorico, progettuale, sperimentale o misto.
Gli sbocchi professionali dell’ingegnere biomedico
Il possesso del titolo triennale dà diritto a iniziare subito la carriera professionale o a proseguire il proprio percorso di studi, con l’iscrizione ai corsi biennali per la laurea magistrale oppure ai master universitari di I livello.
I neolaureati interessati al mondo del lavoro hanno due opzioni: farsi assumere da aziende private e pubbliche amministrazioni oppure lavorare da liberi professionisti. In quest’ultimo caso è necessario il superamento dell’esame di stato. Solo in caso di esito positivo, infatti, è consentita l’iscrizione agli albi professionali di categoria.
L’ingegnere biomedico può lavorare nei seguenti settori:
- industrie meccaniche ed elettromeccaniche
- industrie biomedicali
- industrie aerospaziali
- industrie di strumentazioni biomedicali
- industrie di apparecchiature e strumentazioni mediche
- laboratori di ricerca biomedica
- ospedali pubblici e privati
- società di servizi operanti nel settore dell’ingegneria biomedica
- industrie farmaceutiche attive nel settore della fornitura di apparecchi per la prevenzione, la diagnosi e la cura di patologie mediche
L’ingegnere biomedico può operare anche nelle strutture sanitarie, in qualità di tecnico addetto alla gestione dei dispositivi e dei sistemi medicali.