Marketing territoriale: cos’è e cosa studia

Sei alla ricerca di informazioni sul marketing territoriale? Prima di approfondire l’argomento, è bene dare una semplice e breve definizione di questa branca del marketing. Si tratta, infatti, di un insieme di attività per la promozione di luoghi turistici. L’azione promozionale può interessare una intera città o una intera nazione o una porzione di territorio costituito da più località. Per saperne di più continua la lettura del nostro approfondimento. 

Marketing del territorio: come funziona

Il marketing territoriale include tutte quelle azioni di promozione volte a valorizzare un territorio e ad aumentarne l’attrattiva turistica.

Come funziona? Si parte dall’analisi delle caratteristiche delle località e dai servizi offerti. Dopodiché si progettano una serie di azioni strategiche per mettere in luce le peculiarità del territorio, esaltarne la bellezza e sottolineare l’offerta turistica.

I piani di marketing territoriale hanno cioè come obiettivi la valorizzazione dei territori e il loro rilancio e sviluppo dal punto di vista turistico, economico e sociale.

Non si tratta dunque di programmi di breve durata. Cosa significa? Non basta qualche mese di promozione per rilanciare seriamente un territorio. I piani di marketing devono essere articolati e lunghi per ottenere i risultati sperati.

Piani di marketing territoriale: chi è coinvolto

Un buon piano di marketing turistico deve coinvolgere più soggetti, tra cui imprese turistiche locali, associazioni culturali, enti territoriali, realtà enogastronomiche, imprese locali, pubbliche amministrazioni e potenziali investitori.

Una volta condotte le analisi preliminari e individuati i soggetti da coinvolgere, si passa a definire con precisione le azioni da intraprendere e il target di riferimento. Le azioni variano a seconda che l’obiettivo consista, per esempio, nell’attirare nuovi investitori o nell’aumentare l’afflusso turistico.

Un altro passaggio molto importante è quello relativo all’individuazione delle peculiarità del territorio. È compito di chi si occupa di marketing scovare tutti quegli aspetti che rendono unica quella data località, contraddistinguendola da tutte le altre. Nel marketing tradizionale si parla di USP, vale a dire di unique selling proposition traducibile come proposta di vendita unica. Ebbene, lo stesso procedimento va attuato anche per il turismo. Quella caratteristica peculiare, infatti, va trasformata nel biglietto da visita del territorio.

In cosa consiste un piano di marketing del territorio?

Dopo tutta la fase di analisi e studio, si passa alla definizione delle azioni da mettere in atto. Qui di seguito alcune delle attività tipiche del marketing territoriale:

  • strutturazione di un network di servizi. Creazione cioè di una rete di alberghi, ristoranti, musei e centri servizi che collaborano tra loro per rispondere a tutte le richieste dei turisti
  • creazione di un marchio/simbolo che definisca l’intera area con precisione e che sia facilmente riconoscibile e memorizzabile
  • realizzazione di un portale web territoriale
  • lancio di app turistiche per la fruizione dei servizi o delle informazioni sulle diverse località
  • promozione di festival ed eventi del territorio
  • creazione di brochure e guide
  • realizzazione di progetti di promozione e valorizzazione destinati all’estero

L’importanza del web e dei social per il marketing territoriale

Gli strumenti più utili per valorizzare il territorio sono senza dubbio quelli digitali. Costruire un sito web territoriale pensato per l’usabilità e contenente tutte le informazioni è un primo passo fondamentale. È bene anche preoccuparsi dell’aggiornamento costante. Solo se l’utente trova sempre informazioni corrette, utilizza il sito come punto di riferimento. Orari, giorni di chiusura delle attività, modifiche dovute a situazioni fuori dall’ordinario e così via: sono tutte informazioni che un buon curatore monitora con attenzione.

Sono fondamentali anche i social. Foto e video dei territori sono dei potenti veicoli promozionali. Collaborazioni con blog di viaggio, influencer e gestori di pagine Instagram dedicate ai viaggi sono un ottimo mezzo per promuovere il territorio, soprattutto quando si tratta di personaggi con tanti follower. Sviluppare progetti social per aumentare la visibilità di una località è un’altra attività tipica di chi è impegnato nel marketing territoriale.

Gli sbocchi lavorativi

Se vuoi occuparti in maniera professionale di marketing territoriale, devi seguire un percorso specifico. Non si tratta di una professione che è possibile improvvisare così su due piedi.

Hai terminato le superiori e vuoi capire quale percorso seguire? Hai una certa varietà di scelta davanti a te, che va dalle facoltà umanistiche a quelle economiche fino a quelle dell’ambito comunicativo. Di solito, i lavoratori nel settore turistico hanno seguito percorsi di studi riguardanti la storia dell’arte e le lingue straniere.

Dopo aver conseguito un titolo di studio, come quelli appena elencati, è consigliabile iscriversi a un master specifico. Unicusano, per esempio, ti propone il master di I livello in Tourism Management. Si tratta di un corso annuale da 1500 ore che prevede la formula della formazione a distanza. Potrai cioè lavorare e seguire contemporaneamente il master. Per farti un’idea delle materie da studiare dai un’occhiata alla lista qui di seguito:

  • analisi e problematiche di sviluppo dello scenario turistico, nazionale e internazionale
  • management e governance della destinazione turistica
  • gestione dei punti di attrazione
  • creazione e promozione del prodotto turistico
  • valorizzazione del patrimonio turistico
  • marketing territoriale
  • marketing dell’accoglienza turistica

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